
GARDEN CLUB FERRARA
ANNO SOCIALE 2023
15 dicembre 2023 - In occasione del consueto incontro di Natale, il 15 dicembre 2023, a Palazzo Crema, abbiamo presentato ai soci il libro di 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐢𝐨𝐥𝐢 “𝑮𝒊𝒂𝒓𝒅𝒊𝒏𝒊 𝒂𝒍 𝒄𝒊𝒏𝒆𝒎𝒂. 𝑷𝒂𝒆𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊 𝒅𝒊 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒆, 𝒖𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒆 𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂, 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒊𝒏 51 𝒇𝒊𝒍𝒎”, opera recentemente edita da Pendragon (Bologna), che illustra e documenta l’esperienza quasi ventennale per il Garden Club di proiezioni sull’idea del giardino attraverso l’arte cinematografica, con film selezionati su un tema annuale proposto da Giovanna Mattioli . La rassegna cinematografica “Giardini al cinema” ebbe inizio dal 2006, su diverse suggestioni raccolte da Giovanna Mattioli. Il prezioso volume oggi edito offre dunque un primo tracciato della storia dell’attività culturale trentennale dell’Associazione - a favore dei soci e della città - che oggi ci si impegna a ricostruire per contrastare il destino perituro di quanto realizzato in passato, che rischierebbe di lasciare solo labili tracce memoriali. Onore, quindi, al lungo impegno dell’architetta Mattioli, che ha sempre destato interesse e grande apprezzamento da parte del pubblico. La pubblicazione del volume è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Gulinelli.
21 novembre 2023 - È da quasi trent'anni che l'Associazione culturale "Garden Club di Ferrara" è impegnata nel monitoraggio dello stato di conservazione e nella cura delle robinie, messe a dimora nella città di Ferrara, nell'area del sagrato della Chiesa di San Girolamo (fra Via Savonarola e Via Pergolato), di proprietà dei Padri Carmelitani Scalzi.
In occasione della "Giornata nazionale degli alberi", nella mattinata di martedì 21 novembre 2023 ha avuto luogo nel sagrato della chiesa di San Girolamo in via Savonarola una cerimonia di scoprimento della targa in riconoscenza dell'attività di monitoraggio, manutenzione e tutela delle robinie a cura dell'associazione Garden Club di Ferrara con il contributo economico di Confindustria Emilia Area Centro grazie a una convenzione attivata nel 2022. Il monitoraggio è stato affidato a Progetto Verde di Giovanni Morelli mentre la manutenzione alla ditta Treeclimber di Vittorio Pagnoni.
Nel corso dell'incontro pubblico, che ha visto gli interventi di Alessandro Balboni (assessore comunale all'Ambiente, Riccardo Monti (responsabile area ambiente, sicurezza, energia, territorio di Confindustria Emilia Area Centro), Paola Roncarati (presidente del Garden Club di Ferrara), Leonardo Cristofori (Studio Progetto Verde AR.ES. - Arboricoltura Estense) e Vittorio Pagnoni (arboricoltore Treeclimber), sono state illustrate le attività eseguite sulle robinie e la possibilità di inserirle tra gli Alberi Monumentali della Regione Emilia Romagna.
"Negli ultimi anni come Amministrazione comunale - ha affermato l'assessore comunale all'Ambiente Alessandro Balboni - ci siamo impegnati per dare le giuste cure e manutenzione alle robinie del sagrato di San Girolamo, un lavoro che è in continuità con quello svolto dal Garden Club di Ferrara e che tutela delle piante di grande pregio e di grande valore per la storia della nostra città. Per ottenere questo risultato abbiamo candidato gli alberi ad essere inseriti nell'elenco degli esemplari di pregio della Regione Emilia Romagna per la ricerca di fondi e contemporaneamente abbiamo fatto uso della generosa donazione di Confindustria Emilia per questo scopo, un esempio positivo di collaborazione tra pubblico e privato, da replicare in altre aree verdi della città".
All'iniziativa hanno partecipato anche gli allievi e le insegnanti della 5.a A della scuola primaria Guarini di Ferrara che hanno realizzato poster, disegni e testi dedicati alle robinie storiche, un lavoro molto apprezzato da tutti gli intervenuti. Ai giovani studenti la presidente del Garden Club Roncarati ha raccontato il percorso storico di queste piante e l'importanza degli alberi per l'ambiente e la nostra vita. La presidente Roncarati ha infine letto ai presenti il messaggio di ringraziamento per la cura e l'attenzione all'area verde de sagrato della Chiesa di San Girolamo giunto da frate Fausto Lincio, padre provinciale dei Carmelitani Scalzi.
14 giugno 2023 - Il Garden Club Ferrara ha organizzato un’escursione alla scoperta del basso Polesine: una giornata in viaggio fra natura, storia e leggende del fiume Po e del
suo delta.
Questa escursione, che si collega alla “Giornata Mondiale delle Zone Umide” (2/2/2023), ci ha portato a visitare alcune delle zone più suggestive del Parco Regionale Veneto del Delta del Po e ci ha permesso di immergerci nella speciale atmosfera che circonda l'ultimo tratto del grande fiume. Esso porta con sé ricordi, racconti, storie, miti: “Favole che sembrano storie vere o storie vere che sembrano favole? Difficile poterlo stabilire, difficile ...” (G. Guareschi).
Partendo da Ferrara e attraversato il fiume a Mesola, abbiamo proseguito per Gorino Sullam nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po e ci siamo imbarcati su una motonave per un'escursione nei
luoghi più autentici del Delta, con la guida dei pescatori locali. Navigando lentamente verso la foce del
Po della Donzella, ci siamo addentrati nella Sacca Scardovari e nei canneti dell'Oasi del Bacucco fino a sbarcare sull'Isola dei Gabbiani, uno scanno naturale dove nidificano il fratino e la beccaccia di mare. Rientrati a Gorino Sullam, siamo partiti per Papozze per il pranzo al Ristorante “Le Magnolie”, sede dell'Accademia del tartufo del Delta del Po.
A Papozze, paese quasi interamente ricostruito dopo l'alluvione del 1951, in quanto in precedenza situato in golena, abbiamo visto il luogo esatto in cui il Po si divide per la prima volta, dando
origine al Po di Goro ed al Po di Venezia che abbracciano l'isola di Ariano.
Nel pomeriggio abbiamo visitato l'Oasi Golenale di Panarella che con i suoi 50 ettari di superficie, 25 dei quali gestiti dal WWF, è una delle più vaste golene del basso corso del Po. Si tratta di una zona estremamente diversificata dal punto di vista ambientale, in quanto riassume le fasi evolutive di una zona umida, dagli stagni profondi, al prato umido, al prato arido. L'oasi è situata di fronte all'isola del Balutìn dove, dal 1946 al 1955, un gruppo di eccentrici sognatori guidati dal professor Luigi Salvini, illustre slavista, diede vita alla “libera, indipendente, periodica, transitoria, analfabeta” Tamisiana Repubblica di Bosgattia, di cui abbiamo conosciuto l'affascinante storia. Al termine della visita, siamo rientrati a Polesella per poi tornare in territorio emiliano.
Nei pressi di Copparo c’è stata una sosta per visitare la Pieve trecentesca di Santa Maria di Savonuzzo, detta di San Venanzio, costruita sul dosso di un antico alveo fluviale. Un aperitivo di saluto in un vicino ristorante, ha concluso la giornata.
25 e 26 maggio 2023 - Il Garden Club Ferrara ha organizzato la gita nei giardini nell’agro-laziale bonificato: Ninfa e La Landriana.
Giardino di Ninfa - Il nome Ninfa deriva da un tempio di epoca romana costruito nei pressi dell’attuale giardino e dedicato alle divinità delle acque sorgive. Dichiarato monumento naturale dalla Regione Lazio nel 2000, il Giardino di Ninfa si trova nel comune di Cisterna di Latina. Lo scenario che si presenta al visitatore è quello di un borgo medievale decadente, costituito dai resti di un castello, di palazzi, chiese e campanili, circondato da una natura dai colori lussureggianti. Otto ettari di giardino all’inglese che ospita al suo interno oltre un migliaio di piante ed è attraversato da numerosi ruscelli d’irrigazione oltre che dal fiume Ninfa. Lungo il viale dei cipressi delle erythrina crista-galli, fiori di colore scarlatto simili ad uccelli tropicali, mentre lungo il viale delle lavande dei ciliegi penduli, un pino dell’Himalaya, dei banani, un pino messicano ed un’acacia sudamericana. Nella zona dedicata al giardino roccioso si trovano iberis, eschscholzia, veronica, alyssum, aquilegia, dianthus e melograni nani. Vicino al ponte del macello si trovano clematis armandii a fiori viola, ortensie rampicanti, aceri, un pioppo; proseguendo lungo il fiume si incontra un boschetto di noccioli, un acer saccharinum e un liriodendron tulipifera, chiamato anche albero dei tulipani. Nei pressi del ponte romano una photinia serrulata, gelsomini, glicini e prima di arrivare al ponte di legno un gruppo di bambù provenienti dalla Cina. Al ponte di legno è posta una gunnera manicata, tipica degli ambienti fluviali brasiliani, dei papiri, un cedro ed una casuarina tenuissima, proveniente dall’Australia. Sul municipio una lonicera involucrata, mentre davanti al castello una magnolia stellata.
Giardino di Landriana. La Landriana è una proprietà rurale di oltre 10 ettari situata nei pressi di Ardea, sulla costa Laziale, a poche decine di chilometri da Roma. La caratteristica del giardino è di essere diviso in “stanze” che prendono il nome dalle piante dominanti o dal colore delle stesse: il Giardino delle Eriche (donate dagli amici della marchesa, con molte specie australiane), il Viale dei Cipressi (delimitato da siepi di Pittosporum tobira e tappezzato da Liriope muscari) ,il Giardino degli Ulivi (dove sotto gli alberi di ulivo si trovano cespugli gialli o lilla di tulipani, salvie, rose, Turbanghia, Lamium, Ruta graveolens e Phlomis fruticosa), l’Angolo delle Magnolie (dove è anche presente la Magnolia delavayi), il Viale Bianco (una bordura di piante con fiori bianchi orla questa lunga scalinata: Iberis, Armeria, Gaura, Salvia leucantha, Rosa Romneya, Carpenteria, Hibiscus “White la France” Hoheria e Sorbus), il Bosco (con varietà di Camelie), il Giardino dei Meli (nel quale sotto gli alberi di meli e di ciliegi da fiore crescono i cespugli dei Rhaphiolepis), il Prato dei Prunus (dove crescono esemplari di Prunus) , il Giardino della Quercia, il Prato Blu (con piante dai fiori blu: Agapanthus, Salvia x Indigospire, Salvia misella, Campanule, Pervinca e Ceanothus), il Giardino Grigio.
Alle rose sono dedicate tre “stanze”: il Viale delle Rose “Bonica”, con Convolvulus sabatius, Colletia cruciata; la Valle delle Rose Antiche, con tante rose dall’inebriante profumo insieme a cespugli di lavanda; la Valle delle Rose “Mutabilis” dove tra i ciuffi dell’Ophiopogon japonicus regna la rosa che ha la particolarità di cambiare colore del fiore col passare dei giorni, dal bronzo all’arancio al rosa intenso. Nel parco venne creato anche un laghetto artificiale: il Lago delle Calle. È circondato dai cipressi di palude o anche detti cipressi calvi (taxodium distichum), una conifera d’acqua che ha la caratteristica di avere dei pneumatofori (dei tubercoli radicali affioranti dal terreno), che garantiscono l’ossigenazione delle parti sommerse dall’acqua. Alcune “stanze” hanno il tema austero del giardino formale, per esempio il Giardino degli Aranci, con piante d’Arancio, di Acero e di Myrsine africana tagliata a palla. Il Giardino all’italiana è un altro giardino formale. È cinto da piante di Magnolie ed è disegnato a motivi geometrici da siepi di Alloro e di Evonimo, riempiti e colorati da Verbenia lilla. A fianco dell Giardino all’italiana si trovano i terrazzamenti dei Piccoli Giardini formali, dove disegni geometrici a losanghe sono formati da Trachelospermum Jasminoides. Vicino si trova la “stanza” chiamata Vasca Spagnola. Al centro del giardino si trova una vasca rettangolare colma d’acqua, circondata da piante di Canfora, con foglie che emanano il caratteristico profumo.
25 maggio 2023 - Il Garden Club Ferrara nell’ambito della Rassegna “Giardini a teatro” ha organizzato presso il Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado", il Reading dell'attrice Maria Paiato "Al castello di Blandings" di P. G. Wodehouse.
Nel recital, tratto da un’opera dello scrittore e umorista inglese P. G. Wodehouse, l’attrice ha letto, con sottofondo musicale alcuni racconti sul tema del giardino, scelti dalla serie di romanzi comici ambientati nella tenuta di campagna della famiglia aristocratica dei proprietari terrieri Bladings e del loro personale. I testi sono molto apprezzati dal pubblico per l'umorismo irriverente ed il ritmo serrato delle situazioni comiche, che li rendono una lettura divertente e leggera.
Maria Paiato, è particolarmente nota per le sue performances teatrali, ma ha anche lavorato in televisione e al cinema. La sua presenza scenica e la sua capacità di esprimere emozioni profonde hanno reso le sue interpretazioni apprezzate dal pubblico e dalla critica. Grandi registi l'hanno diretta in importanti spettacoli: Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Nanni Loy.
Tra le pièces nelle quali ha recitato, ricordiamo: “Sogno di una notte di mezza estate”, di Shakespeare, “Le Troiane”, di Euripide, “Un cuore semplice”, ispirato al romanzo di Gustave Flaubert, “L'intervista”, di Natalia Ginzburg. È vincitrice di numerosi premi come miglior attrice italiana.
10-12 maggio 2023 - Il Garden Club Ferrara ha organizzato per i propri soci e accompagnatori una gita al Lago Maggiore. Le tappe di questo viaggio: a Bobbio il Ponte “Gobbo”, l’Abbazia di San Colombano e Cattedrale; Il Golfo Borromeo sul Lago Maggiore e le Isole Borromee (Isola dei Pescatori, Isola Madre, Isola Bella), il Parco e Collezione d’arte di Villa Panza, la visita al caseificio Montauro di Parma.
27 aprile 2023 - In occasione della XX Giornata del Giardino UGAI, il Garden Club Ferrara ha organizzato la conferenza dal titolo: “Coltivare la città. I prati collettivi nel paesaggio urbano” a cura dell’architetto Franco Panzini, storico del paesaggio e del giardino, insegnante presso il Master in Architettura del Paesaggio e del Giardino dell’Università IUAV di Venezia e a OPEN, la Scuola di Architettura dell’Università Roma Tre.
I prati comunitari fanno parte di una storia anti-monumentale della città europea; lontani dall'estetica urbana codificata, hanno accompagnato il consolidamento e la formazione dei centri urbani moderni. Presenti nell'intera Europa, sono stati ambiti per il divertimento, luoghi di mercato e scambio, verdi spianate per il passeggio, sorta di "parenti poveri" e insieme precursori della grande tradizione dei parchi urbani.
Oggi quei prati sono oggetto di riflessione, sia per l’urgente conflitto tra il cemento di città e gli spazi verdi residuali di campagna, sia perché occorre allentare la densità dei tessuti abitati con un atteggiamento culturale a tutela di una modulazione più salutare del paesaggio urbano contemporaneo.
L’evento, organizzato presso l’Università degli Studi di Ferrara, era gratuito ed aperto a tutti.